Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Le Stelle. Saggio di astronomia siderale

476165
Angelo Secchi 50 occorrenze
  • 1877
  • Fratelli Dumolard
  • Milano
  • astronomia
  • UNIPIEMONTE
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Le Stelle. Saggio di astronomia siderale

È parimenti dimostrato che ogni riga nera è formata dall’assorbimento di quella stessa sostanza che, se fosse veduta incandescente direttamente

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fessura, si vedrà che le righe luminose del sodio e le D del Sole sono perfettamente coincidenti. Ma se il raggio solare attraversi la fiamma stessa

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Fig. 23. La stessa eruzione 15 minuti dopo.

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Ma, come è ben naturale, non è da aspettarsi che tanti e sì svariati corpi abbiano tutti rigorosamente la stessa proporzione di qualità e densità di

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distanze di queste zone, seguendo la stessa proporzione di distanze nelle stelle e nel gas, almeno per certi composti, riesce difficile negare la

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numerose nella stessa parte del cielo. Così, per esempio, nelle Pleiadi, nel Toro, nell’Orsa Maggiore domina lo spettro di primo tipo. Nell’Eridano, nell

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In primo luogo è cosa indubitata che il fenomeno non è dovuto alla stella in sè stessa, ma è prodotto nel passaggio de’ suoi raggi attraverso la

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e dopo attraversa un prisma il cui spigolo refringente è parallelo alla fessura stessa è rivolto in alto, si avrà su di un cartone lo spettro col

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Non tutte le stelle conservano la stessa grandezza, ma molte cambiano di splendore col tempo. Forse non ve n’è alcuna perfettamente costante, ma l

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stelle vedute similmente in Cassiopea negli anni 945 e 1264 il che fa sospettare che sia la stessa ricomparsa. Gli annali Cinesi parlano di molte

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Anno 123 dopo G. C. nel Serpentario tra α Ercole e α Serpentario. Forse vi fu un’altra apparizione di stella verso l’anno 130 se pure non è la stessa.

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Anno 134 av. G. C. Nello Scorpione tra β e ρ. Questa probabilmente è quella stessa di Ipparco. La vivacità e la scintillazione di cui si parla negli

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Anno 1264 altra stella ricordata da Leovitius: essendo notata una cometa nella stessa epoca non poteva esser questa altro che una vera stella fissa.

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. Nei loro cataloghi gli antichi indicavano le varie stelle della stessa costellazione colla parte del corpo dell’animale in cui esse cadevano: Così

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cui non appartengono le altre due. Nelle Pleiadi metà vanno in un senso, metà in un altro; nei Gemelli moltissimi gruppi hanno la stessa direzione di

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moto dovuto alla traslazione della Terra stessa). Betelgeuse si scosta di 20k, Rigel di 15, Regolo di 28, Castore di 15, quelle dell’Orsa β, γ, δ, ε, ζ

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ottenuti bene spesso nello stesso osservatorio, e per la stessa stella, come si vede nei quadri di Greenwich e le enormi aberrazioni tra una osservazione e

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Per comprender questo, è mestieri presupporre che quando le stelle non siano collocate tutte ad una stessa distanza, cioè fissate sopra una sfera

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2.° Per un’altra stella (sempre supponendo questa priva di moto particolare) accadrà lo stesso, e siccome i due piani s’intersecano nella stessa

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fra loro tutte le stelle supposte immote, tutti i piani dei loro moti apparenti avranno una stessa intersezione comune, cioè un apice o vertice unico

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dimostrato che la direzione del moto solare poco altera i moti particolari, come può rilevarsi dalla tavola stessa, confrontando il moto della colonna II con

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trovano proiettate quasi sulla stessa visuale; ma può anche derivare da una connessione fisica che sia tra i due corpi per mezzo di una forza qualunque che

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sensibilmente la stessa distanza per lunghissimo tempo. Tali sono le due succitate di α Centauro, le due di Castore, la γ (Gamma) della Vergine, ξ (xi) dell

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diversi e complementari: e allora la fantasia stessa di un poeta si troverebbe incapace di esprimerci le vicende di un giorno rischiarato da un Sole

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stessa di quella che regge il nostro sistema.

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quali è dato il valore accanto alle coordinate nella tavola stessa.

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costantemente della stessa quantità. Vi sono altri piccoli movimenti, ma per ciò è mestieri ricorrere ai trattati di Astronomia ove sono descritti e

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Fu pertanto un progresso immenso quello, in cui si arrivò a concepirla librata in sè stessa, e sospesa nell’immenso vano: concetto che per essi

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’Equatore o latitudine era quella stessa del tropico celeste. Alessandria invece distava dal tropico di 1/59 della circonferenza, ossia di 7° 12': l

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facilmente a trovare le distanze relative dei pianeti espresse per la distanza stessa della Terra dal Sole presa essa stessa come unità.

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un dente della ruota a passare nel campo di visione, e questo tempo esprime quello in cui la luce parte dal piano ove è la ruota stessa, e vi ritorna

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oculare; ma attesa la rapida rotazione dello specchio i raggi nel secondo tragitto non trovando lo specchio nella posizione stessa del primo, formavano

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quella dell’acqua stessa. È probabile che alcuni di questi corpi non sieno ancora ridotti a stato solido, ma siano ancora in istato caotico, o almeno

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Se le stelle fossero tutte di una stessa grandezza assoluta, la loro distanza relativa si potrebbe subito concludere dal rapporto delle loro luci

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larghe chiazze della Via Lattea, che sembrano globulari in amplissima scala. Volendo infatti che ivi le stelle fossero poste alla stessa distanza tra di

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delle stelle di diversa grandezza non sarà la stessa per tutte le parti del cielo, e nella direzione dei raggi visuali più lunghi dominerà il numero delle

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di 7.a ½ sono incluse nel Catalogo di Pulkowa, per l’indeterminazione naturale che porta la materia stessa; e credo io, ancora per la tendenza

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, accompagnato da un catalogo, che è un interessantissimo repertorio di tutte le stelle fino alla stessa grandezza intitolato Bonner Durchmusterung in

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’orlo della Lattea stessa, o ad essa vicinissime. Anzi, come dicemmo, molte regioni della Lattea sono positivamente Nebulose. È manifesto Fig. 78

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stesso oggetto nella stessa sera e allo stesso strumento, si hanno talora grandissime differenze. Nessuna meraviglia dunque che differiscano disegni

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13.° La materia, che compone queste incomprensibili masse, e però sempre la stessa. Gli elementi che il chimico studia nel suo laboratorio, sono gli

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satelliti, e si credettero finite le scoperte. Ora invece quali radicali mutazioni nell’idea stessa del sistema! Ora sappiamo che attorno al Sole tra

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abbiano la stessa proporzione, le visibili ad occhio nudo sarebbero 6,800 prossimamente.

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di luce mentre sono prossimamente alla stessa altezza, in modo che quella di cui si cerca la grandezza resti chiusa tra limiti assai ristretti. Così

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suddividendole fino alla ventesima grandezza, Struve limita queste alla dodicesima soltanto, benchè la grandezza reale degli oggetti estremi sia la stessa. Questo

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stessa è ora in gran parte sparita, perchè coi movimenti della sfera stellata, le fasi dell’anno tropico a cui è collegato il lavoro della campagna

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cannocchiali. Quindi noi tentammo di mettere accanto al prisma maggiore un altro minore ed acromatico, ma avente la stessa deviazione di raggi del

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condotta la sua imagine bianca sopra la stessa punta si vede ove cada all’altra, e così si riconosce immediatamente se le righe sono identiche. Ciò per le

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tutto. Gli spettri del secondo ordine essendo di natura solare può dunque asserirsi senza tema di errare che queste stelle hanno non solo la stessa

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queste stelle sono leggermente variabili, e per ciò anche il tipo non ha sempre la stessa purezza.

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